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OLTRE IL VIRTUOSIMO...MOZART

Venerdì 29 ottobre| Ore 21:00

SPETTACOLO MUSICALE

Ex Convento dell'Annunciata Abbiategrasso (MI) | mappa

Violino Engjellushe Bace
Violino Xhiliola Kraja
Viola Adriana Tataru
Violoncello Livia Rotondi
+ Clarinetto Gianluigi Midali

“Piccola Serenata Notturna” Kv 525

Già dalle prime note si avverte subito la freschezza dell’atmosfera che si respirava a Vienna nel 1787, quando Mozart mise mano a questo gioiello, la celeberrima “Eine Kleine Nachmusik”, la sua Serenata KV. 525 uno dei lavori della maturità. come segnala il numero del catalogo Kothel.

Fu composta per una festa ambientata in un elegante cortile, o in un giardino di un palazzo principesco, o in una sala di un castello dove si civettava la nobiltà dell’epoca fra lo sfarzo, le parrucche e ventagli, i cicisbei e gli attendenti, e le damigelle di corte.
In mezzo a questo sciame di vita galante e rococò, che non chiedeva altro che qualche melodia per accompagnare conversazioni e rinfreschi, Mozart con pochi ed essenziali tratti melodici ed armonici raggiunge le vette della propria arte, mentre l’eleganza e la semplicità apollinea, dunque “classica”, della linea melodica rivelano la maestria raggiunta dal compositore nel periodo viennese. L’opera rivela a chi ascolta la sua levigata linea melodica, quella capacità dell’Amadeus ,ormai celebre a Vienna, di entrare in empatia anche con chi non ha mai frequentato la grande musica e tuttavia coglie, quasi inconsciamente, nelle sue strutture armoniche, una serenità immediata e la facilità di infondere calma interiore.

“Quintetto per clarinetto e quartetto d’archi” Kv 581

Dedicato a Anton Stadler, celebre clarinettista virtuoso del tempo nonché grande amico di Mozart, il quintetto occupa un posto di rilievo nella letteratura cameristica, sia per la straordinaria bellezza, sia per la sua originalità: per la prima volta il clarinetto è affiancato ad un quartetto d’archi. Il Quintetto per clarinetto e quartetto d’archi K. 581 fu terminato il 29 settembre 1789 a Vienna. Quell’anno fu un periodo di gravi difficoltà economiche per Mozart, nonostante l’anno precedente scrisse le tre grandi sinfonie K. 543, K. 550 e K. 551 (Jupiter) e due anni prima ottenne un significativo successo a Praga con il dramma giocoso Don Giovanni. Non per nulla proprio nel 1789 e a più riprese il musicista indirizzò diverse lettere con richieste urgenti di denaro al ricco commerciante e suo amico Michael Puchberg, il quale in varie occasioni aiutò l’infelice artista con cospicue somme di denaro . Sono lettere da cui si evince lo stato di estrema miseria in cui versava il musicista in quel periodo. Niente di questa tristezza e disperazione del grande compositore si avverte nel Quintetto d’archi con clarinetto K. 581, che egli stesso chiamò Stadler-Quintett, perché composto per l’abilissimo clarinettista Antonio Stadler.

Eseguita al Burgtheater di Vienna il 22 dicembre 1789, la composizione è destinata ad un gruppo di virtuosi, perfettamente affiatati, in grado di restituire la ricchezza espressiva e le diverse sfumature stilistiche nei fraseggi e nei passaggi virtuosistici, inoltre, il suono morbido, sensuale, agile e melodioso del clarinetto (strumento a fiato dalle impareggiabili qualità espressive e sonore) si mescola con la dolcezza degli archi, creando una serena atmosfera primaverile, espressione di una superiore visione dell’arte.

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